La rimessa a modello della vostra pelliccia: i 3 punti chiave
Quando si ha una vecchia pelliccia riposta nell’armadio, una domanda sorge spontanea: conviene farla lavorare (rimessa a modello) o venderla, magari dandola in permuta in cambio di una nuova?
La scelta può essere molto difficile perché in gioco ci sono diversi fattori da prendere in esame.
Vuoi scoprire quali sono i 3 aspetti fondamentali da tenere in conto per rispondere a questa domanda?
Vediamoli insieme..
1) Il valore affettivo
Il primo punto da considerare è il valore affettivo della pelliccia. Questa è una variabile che nulla ha a che fare con il valore monetario; è una questione puramente sentimentale e come tale non può prevedere una convenienza in termini puramente economici.
Quel visone demi buff lungo e degli anni 70 così com’è non lo indosserete mai, ma apparteneva a una cara nonna o alla vostra mamma e quindi di venderlo o di permutarlo nooooo…non se ne parla proprio!
2) Le condizioni della pelliccia
La rimessa a modello di una pelliccia è in sostanza una trasformazione di un vecchio capo in qualcosa di nuovo; perché ciò avvenga con successo è fondamentale che le condizioni di partenza dello stesso siano buone.
Per valutarle, bisogna tener conto dei seguenti tre fattori:
Lo stato di conservazione
Una pelliccia realizzata alcuni decenni fa, che abbiamo ereditato o ci è stata regalata da una anziana zia, deve essere analizzata da un esperto che controllerà non tanto il pelo quanto il cuoio, verificando che non sia secco o cristallizzato e quindi ancora sufficientemente morbido da poter essere lavorato e subire un trattamento come una rimessa a modello senza rompersi. Solo così potremo stimare la durata di vita della nuova pelliccia, che sarà ancora per diversi anni utilizzabile a seconda appunto dello stato del materiale di partenza.
Il colore
Molto spesso le vecchie pellicce hanno un colore poco accattivante, questo è un dato di fatto. Il tempo è sicuramente il principale colpevole facendo ossidare il pelo e causando un viraggio dei colori. Quello che una volta era un bel cappotto di visone black glama di colore marrone scuro tendente al nero oggi invece appare rossiccio; oppure quella volpe di Groenlandia un tempo bianca ora è totalmente ingiallita. La perdita del colore o la sua trasformazione è uno dei motivi di maggior riflessione in quanto non sempre è possibile tingere le vecchie pellicce. Malgrado le concerie siano sempre alla ricerca di nuovi sistemi di trattamento, la tintura esercita comunque un’azione aggressiva che può provocare danni al cuoio se questo con il tempo è divenuto troppo fragile.
Questo è uno dei casi in cui può essere più conveniente dare in permuta il cappotto di pelliccia usato e acquistarne uno nuovo, potendo scegliere tra tonalità molto più luminose e trendy.
Volumi e lavorazione
Siamo sinceri! Trasformare una vecchia pelliccia realizzando un nuovo ed affascinante capo non sempre è possibile.
Per quanto un tempo i volumi ed i modelli erano veramente sontuosi in termini di quantità di pelli impiegate, questo non significa che da un cappotto di pelliccia se ne possa realizzare un altro della stessa lunghezza. Dobbiamo tener conto che le pelli impiegate in origine sono già state lavorate e tagliate, e spesso in un’epoca in cui la metodologia di lavoro era completamente diversa.
Questo elemento talvolta può impedire anche al più esperto e competente artigiano di poter realizzare ciò che avevate immaginato. In sostanza, solo lui vi potrà indicare cosa è possibile fare indipendentemente dalla quantità del materiale disponibile.
3) La convenienza della rimessa a modello
Riguardo a questo aspetto non ci sono dubbi, si tratta di una scelta molto conveniente dal punto di vista del:
- risparmio economico: è un’operazione il cui costo è contenuto, di solito si riesce ad avere un ottimo risultato finale con un importo che può variare dagli 800 ai 1.200 euro, di certo molto inferiore al costo di un capo nuovo della stessa tipologia
- risparmio ecologico: le pellicce vecchie sono un materiale prezioso che possiamo recuperare, e questa è una scelta etica che sposiamo perché contribuisce ad abbassare il livello di inquinamento prodotto dall’industria del fashion
Insomma rimessa a modello SI’ oppure NO?
A conclusione di questo articolo tiriamo dunque le somme.
Nei casi estremi: NO
Ci sono situazioni in cui, come detto, non conviene procedere con la rimessa a modello. Sarebbe a dire quando lo stato di conservazione o il materiale ricavabile dalla vostra pelliccia sono tali da non consentire un processo di trasformazione efficace. In quell’eventualità potete sempre cercare di ricavarne qualcosa vendendola.
Allo stesso modo se la pelliccia ha pochi anni di vita ed è ancora in ottime condizioni potete pensare di venderla o permutarla. Se volete una nostra valutazione, non solo sappiamo di cosa parliamo ma siamo anche accreditati come periti del Tribunale di Roma (qualche notizia in più su di noi la trovate qui).
In tutti gli altri casi: SI’
..ed i vantaggi in questo senso sono davvero tanti:
- Il legame affettivo ed il risparmio
Come abbiamo visto, in alcuni casi la rimessa a modello si rivela essere la soluzione ideale per mantenere il legame affettivo con un oggetto a noi caro che, così, ci resterà ancora più vicino. Inoltre, abbiamo anche evidenziato il notevole risparmio rispetto all’acquisto di un equivalente nuovo.
- Quando si dice cucito addosso
Non possiamo poi non apprezzare il valore aggiunto di una lavorazione realizzata proprio su misura per noi, che ci permetterà di indossare un nuovo capo ideato tenendo conto sì della moda attuale ma anche e soprattutto del nostro gusto personale..e scusate se è poco!!
- Spazio alla fantasia
E se ciò non bastasse, si potrebbe dar libero sfogo alla idee e decidere di reinventare letteralmente la nostra vecchia pelliccia nella sua interezza o anche solo riutilizzando gli avanzi di lavorazione.
Così facendo, potremmo spaziare dal rivestire internamente un giubbotto di tessuto tecnico ottenendo un capo caldissimo al realizzare degli splendidi cuscini da divano, dal foderare i dorsi dei libri al bordare le tovaglie, ma anche ricavare un gilet o una coperta da divano o realizzare dei polsi per un cappotto, o borse, cappelli, colli, sciarpe, scaldamani od altri accessori.
Insomma, se non ci sono davvero ragioni che lo impediscano, mettete mano a quell’armadio e prendete finalmente la decisione di ridare nuova vita alla vostra pelliccia..e nel farlo affidatevi sempre alle mani esperte di un pellicciaio professionista.
Maria Luisa Notaro
Mi sono rivolta a L’Artigiano per rimettere a modello una vecchia pelliccia di lontra, già riadattata alcuni anni prima con risultati del tutto insoddisfacenti da un altro laboratorio di pellicceria. Inizialmente nutrivo qualche perplessità sull’opportunità di rinnovare ancora una volta questa giacca, perché vi avevo già speso una somma considerevole senza che avessi neppure il piacere di indossarla. Tuttavia, il prezzo propostomi è stato molto onesto e così mi sono decisa. Durante le fasi della lavorazione sono stata consigliata con molto buon gusto e professionalità, e il risultato finale è davvero eccellente: il nuovo modello è pratico, moderno, elegante in modo casual.
Ringrazio L’ Artigiano perché adoro la mia nuova giacca e la indosso con piacere oltre che per proteggermi dal freddo !
Germana Pasquale
Articolo molto interessante. Ho una pelliccia di volpe bianca messa pochissime volte, ma che mi è già costata un patrimonio, perché l’ho dovuta far sbiancare ad anni alterni. Vorrei tingerla nera e rimetterla a modello. Come contattarvi? Abito a Rapallo
Lina
Avrei una pelliccia di astracan grigio perla . Vorrei un consiglio. Dove vi trovate ??
Admin
salve,
siamo in via dei gracchi 56d (metro ottaviano)
siamo aperti 9:00/13:00-15:00/19:00 tutti i giorni
grazie
Stefi
Ho una bella pelliccia di visone abbastanza chiaro ed è come nuova ma grande e svasata sarebbe perlomeno da accorciare, magari con lavano un ampio cappuccio